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Centrale Rischi Banca d’Italia e C.A.I. – Carter

La Banca d’Italia è stata fondata nel 1893 e ha assunto il ruolo di Banca Centrale italiana nel 1928, quando divenne l’unico ente con il potere di emettere moneta.

Conta 170 azionisti, fra enti pubblici e privati. Oggi non ha più autonomia per emettere moneta ma svolge in modo molto attento molte altre funzioni, in primis quella di ente di controllo del mercato finanziario e dell’operato delle altre banche italiane.

I poteri della Banca Centrale italiana sono rimasti pressocché invariati dal 1947 fino al 1993, con l’adesione all’Unione Europea tramite il Trattato di Maastricht e l’inizio del processo per adottare la moneta unica al fine di istituire una Banca Centrale Europea. Con l’adozione dell’euro, resa effettiva nel 2001, la Banca d’Italia ha ceduto gran parte dei suoi poteri alla BCE. Ad oggi la Banca d’Italia nel sistema comunitario svolge una funzione di controllo sul settore finanziario, elabora strategie per attuare le decisioni UE ed emettere nuova valuta su commissione.

Come potrai immaginare, questa intensa attività di controllo presuppone uno scambio di informazioni sia in entrata che in uscita, quindi oggi la possibilità di verificare il tuo rating non ha un confine territoriale ma potenzialmente tutte le banche e gli operatori possono avere informazioni utili su di te.

La Banca d’Italia tiene anche gli Albi dei promotori finanziari, mediatori del credito già Agenti in Attività Finanziaria come il sottoscritto e un’infinità di funzioni e Organi di Vigilanza come la Unità Informazioni Finanziarie, vigilanza sulle società di borsa e altre che sono facilmente reperibili sul sito istituzionale www.bancaditalia.it.

Le Centrali dei Rischi registrano tutte le informazioni finanziarie e creditizie relative a ogni ente (persona o azienda). Le banche e le finanziarie, le società di leasing e factoring e qualunque operatore iscritto ad un Albo Speciale, sono obbligate e devono inserire le concessioni di credito a partire dai 30.000 euro per ogni persona fisica o giuridica con cui interagiscono.

Vengono inseriti anche sconfini, sofferenze e affidamenti, concessione di mutui, loro andamento e residuo. Le banche consultano questi dati ogni qualvolta è richiesta una concessione di credito o un aggiornamento delle condizioni. Diventa intuitivo che la conoscenza delle informazioni presenti nella Centrale dei Rischi della Banca d’Italia e anche la sua corretta gestione diventano la chiave di volta per mantenere un rating alto.

Le banche dati più consultate sono gli archivi informatici della Centrale Rischi, la Centrale Allarme Interbancaria (CAI), Carter (archivio ritardi su carte di credito), Capri (assegni bancari insoluti), Asp (Archivio Sanzioni penali), ASA (Archivio Sanzioni Amministrative operate dalla Prefettura per assegni impagati in violazione alla legge 386/90 con blocchi fino a cinque anni).

Conclusioni

Conoscere le informazioni detenute delle più importanti delle banche dati italiane è obbligo non un opzione. E sapere come risolvere eventuali anomalie lo è ancora di più. Il nostro Studio fornisce una relazione scritta sul come risolvere eventuali anomalie e ottenere il punteggio di rating mancante.

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